Il Vaticano che parla di "scongiurare" possibili discriminazioni per gli stati che non riconoscono le unioni gay, se l'ONU depenalizzasse il "reato" di omosessualità è un po' come se un mafioso si lamentasse della mancanza di misure contro scippi e borseggi...
E' interessante vedere come la linea scelta da un manipolo di repressi sessuofobici è quella dell'allineamento alle legislature di paesi dal piglio fortemente democratico e liberale come il Sudan, lo Yemen, l'Angola,l'Uzbekistan,l'Iran...
La cosa bella è che tale padre Lombardi, sciuscià cardinalizio messo a capo della sala stampa vaticana, esterna...Ed esterna di brutto: "l'iniziativa in questione non vuole solo depenalizzare l'omosessualità, ma rischia di porre sullo stesso piano qualsiasi orientamento sessuale".
Non sia mai che qualcuno possa avere la libertà di vivere la propria sessualità senza per questo beccarsi frustate, carcere o qualche pallottola nella nuca...
E' tempo di rialzarsi. E di togliere le mani di preti e chierichetti dalle mutande della gente...
E infine il domandone finale : ma a che titolo il Vaticano parla all'ONU? Chi sono questi pagliacci per avere gli spazi di una nazione sovrana? Perchè a questo punto non far parlare all' ONU anche i testimoni di Geova,i seguaci di Quelo, le bestie di Satana, il mio salumiere e la Franzoni ?